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OMEGA-3, OMEGA-6 E OMEGA-9: COSA SONO
Gli omega-3, gli omega-6 e gli omega-9 sono acidi grassi polinsaturi.
Gli omega-3 e gli omega-6 rientrano fra le sostanze definite “essenziali”, poiché l’organismo non è in grado di produrle, debbono essere introdotte necessariamente con gli alimenti o, qualora anche questo tipo di apporto non fosse sufficiente, con l’assunzione di specifici integratori.
I principali omega-3 sono l’acido eicosapentaeoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) che vantano proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e metaboliche.
Gli omega-9, come l’acido oleico, sono presenti negli oli vegetali come quelli di oliva e di girasole; non sono tuttavia da considerarsi essenziali dato che il nostro organismo è in grado di sintetizzarli partendo da altre sostanze grasse.
Gli omega-6 sono molto abbondanti nella dieta occidentale moderna essendo contenuti in tantissimi alimenti come, per esempio, in cereali, carne e oli vegetali. La loro assunzione dovrebbe avvenire in maniera controllata poiché queste sostanze possiedono proprietà proinfiammatoria, opposta a quella degli omega-3.
Il rapporto omega-6: omega-3 nella dieta viene utilizzato, infatti, per definire il potenziale infiammatorio di un regime alimentare. Il rapporto è considerato ottimale quando è pari a 4:1 cioè 4 parti di omega-6 e 1 parte di omega-3. Non è raro purtroppo riscontrare nella popolazione alimentazioni sbilanciate e poco sane, con rapporti omega-6: omega-3 che variano anche tra 20:1 e 50:1. L’eccesso di omega-6 e la carenza di omega-3, poi, sono da considerarsi importanti fattori di rischio per l’insorgenza di malattie vascolari, cerebrovascolari, allergie, sindrome metabolica, infiammazione cronica, malattie degenerative, obesità e anche tumori.

GLI OMEGA-3: PROPRIETÀ E VANTAGGI LEGATI ALL’ASSUNZIONE
Lo studio delle proprietà degli omega-3 è iniziato negli anni ‘60 partendo dall’osservazione che le popolazioni di eschimesi Inuit della Groenlandia presentavano un ridotto rischio di sviluppo di aterosclerosi e patologie cardiovascolari, grazie all’elevato consumo di carni di pesce all’interno di quella che si era rivelata una dieta ricca in acidi grassi omega-3. Le principali fonti naturali di questi grassi sono il pesce (soprattutto il merluzzo, il pesce azzurro, il tonno e il pesce spada), i semi di lino, di girasole, di chia e la frutta secca, come per esempio le noci, le nocciole e le mandorle, e alcuni vegetali, come gli spinaci, le biete, la lattuga, la verza e l’avocado.

Gli omega-3 vantano numerose proprietà benefiche sull’organismo, tra cui:

  • azione antinfiammatoria
  • azione antiaggregante piastrinica
  • riduzione dei livelli di trigliceridi e colesterolo LDL ovvero il cosiddetto “colesterolo cattivo”
  • aumento del colesterolo HDL, altrimenti definito “colesterolo buono”
  • riduzione dell’insulino-resistenza
  • miglioramento delle funzioni cerebrali

Per le loro caratteristiche, gli omega-3 in associazione a terapie farmacologiche – trovano quindi indicazione nella prevenzione e nel trattamento di numerose condizioni, quali:

  • patologie autoimmuni, come per esempio l’artrite reumatoide
  • asma e patologie broncopolmonari croniche
  • patologie infiammatorie intestinali
  • patologie cardiache
  • aterosclerosi
  • osteoporosi e osteoartrosi
  • patologie cutanee, tra cui anche l’acne
  • diabete mellito di tipo 2
  • depressione e patologie degenerative cerebrali
  • degenerazione maculare della retina
  • obesità

Gli omega-3 sono poi particolarmente indicati nei percorsi dietetici volti alla riduzione del peso, poiché forniscono un valido contributo al trattamento della sindrome metabolica associata all’obesità attraverso l’aumento della sensibilità dei tessuti all’insulina, la riduzione dell’insulino-resistenza, la regolazione dell’assetto lipidico (con riduzione dei livelli di colesterolo LDL e trigliceridi) e quindi l’eliminazione del grasso viscerale.