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Se aprissimo la home di un social, ad esempio del mio, ci renderemmo conto di quanto sia numerosa e varia la proposta di persone che “vogliono prendersi cura di noi, del nostro benessere fisico e, perché no, di quello psichico”.

Ma come scegliere la persona giusta, quella che fa al caso nostro?

Sicuramente non è semplice, ma ci sono alcuni elementi da considerare che possono ridurre il margine di errore nella scelta.

La società col passare degli anni è cambiata, si è evoluta, e con essa le palestre e le figure che vi lavorano all’interno.

Tutto è diventato un po’ più mediatico e organizzato, ma alla fine ciò che ci permette di raggiungere i nostri obiettivi sono sempre la dedizione e la costanza verso il duro lavoro che ci viene proposto.

Ma chi sono questi “esperti” e come faccio a scegliere quello giusto per me?

Premetto che considero queste figure tutte potenzialmente utili al raggiungimento del nostro obiettivo, ma ciascuna con caratteristiche differenti e quindi le prime valutazioni da fare, ovvero le domande da porsi, sono:

-Quale obiettivo intendo conseguire?

-Perché ho necessità di una figura tecnica che mi indichi il percorso?

-Quale budget ho a disposizione?

Dopo aver risposto a questi interrogativi sarà poi più facile trovare la persona giusta a cui chiedere aiuto.

 

Vorrei iniziare la carrellata delle figure presenti in palestra partendo dal vecchio e nostalgico “istruttore di sala”; quelli che fanno il mio mestiere da almeno una quindicina di anni sono partiti tutti da qui:

ore e ore di sala pesi ad ascoltare, guardare e a imparare da quelli esperti e soprattutto grossi; retribuzione di 6-7 euro l’ora se andava bene, chiusure fisse del venerdì e qualche week end al mese. Chi di voi se li ricorda? Adesso se proponi un ruolo del genere a un ventenne che si è piazzato a mezza garetta ed è seguito da migliaia di followers ti manda a quel paese a dir poco.

Il “mitico” istruttore di sala è ormai sparito e le grandi catene lo hanno sostituito con “l’assistente di sala”, il quale ha solamente compiti di accoglienza ed introduzione dei nuovi clienti nella struttura, di mostrare il funzionamento delle macchine, di assistere i ragazzi che si allenano, ma non può proporre nessuna scheda  a eccezione di quelle basiche.

E qui entra in gioco la figura professionale che in questo ultimo decennio si è maggiormente affermata: il personal trainer.

Spesso è un laureato in scienze motorie oppure un fisioterapista o massaggiatore o comunque uno studioso del corpo che, attraverso anamnesi e valutazione specifica, va a redigere un programma di allenamento e nella maggior parte dei casi anche ad allenare personalmente “one to one”.

Figura ancora più recente e in grandissima crescita è quella del coach online il quale, sulla base di una mail o di una chiacchierata telefonica, riesce a formulare una scheda di allenamento da cambiare ogni 5-6 settimane che permetterà al cliente di migliorare il proprio corpo e/o le sue  performance.

La caratteristica, che non troppo mi convince, è quella di “scrivere” un allenamento senza aver mai  conosciuto o visto allenare chi c’è dall’altro capo del cellulare o del PC e, soprattutto, di non riuscire a instaurare quel feeling che serve a far durare il rapporto nel tempo e quindi a raggiungere dei miglioramenti.

Ed è per questo, probabilmente, che i coach online hanno spesso un grande turnover di clienti e preferiscono lavorare su grandi numeri a discapito, però, della qualità del lavoro.

Figura ancora più complicata e richiesta è quella del preparatore di atleti in particolare di quelli che gareggiano.

Questa è una figura che dovrebbe avere, anche se spesso non avviene, nozioni di anatomia, biologia, biomeccanica, chimica e pure di psicologia. Oltre a una esperienza diretta come atleta e di coach con vari atleti.

Vi rendete conto da soli che trovar persone che abbiano contemporaneamente tutte queste conoscenze sia davvero raro.

Ma ve ne sono e vanno adeguatamente remunerate.

Tra l’altro sopportare un atleta nei periodi pre e post gara è peggio che guardare Temptation Island al giovedì sera.

Poi ci sono le palestre, per così dire, “a gestione familiare” in cui il titolare, oltre ad essere l’imprenditore, è anche istruttore, personal, psicologo ecc ecc.

Vanno citati anche i preparatori atletici che, per la maggior parte, si occupano di allenare capacità fisiche negli sport di squadra quali calcio, pallavolo,o basket ecc e i motivatori che, invece, si occupano soprattutto della sfera motivazionale e quindi psicologica dell’atleta.

Come avete letto, ci sono varie figure professionali tutte più o meno utili. Dobbiamo solo capire che esigenze abbiamo e poi scegliere chi ci ispira fiducia maggiormente.

Una volta scelta la figura che più ci potrebbe aiutare, andiamo a scartare quei personaggi che probabilmente hanno il solo fine di prenderci dei soldi e non hanno nemmeno le nozioni base.

Ma come riconoscerli?

Sicuramente gli elementi da considerare nella scelta della persona giusta sono:

-Gli studi e le conoscenze teoriche

Diffidate da chi ha investito più in book fotografici o in scarpe e cuffie alla moda che in tasse universitarie o corsi di formazione seri.

-La pratica diretta

Che  consente di mettersi nei panni del cliente per aver vissuto personalmente quella situazione e sapere di cosa si tratta

L’esperienza lavorativa

Che  permette di scovare nel passato situazioni simili a quella che si sta affrontando e, di conseguenza, di avere anche delle possibili soluzioni ai problemi da risolvere.

La coerenza nella “filosofia” di lavoro

Difficile trovare persone che un anno sono degli esperti di sollevamento pesi e magari l’anno dopo sono maestri yoga….passando da esperti massaggiatori.

Probabilmente praticare così tante e differenti attività non permette nè di approfondire la materia  nè di accumulare l’esperienza necessaria.

Poi sicuramente altre qualità/caratteristiche importanti sono:

l’intelligenza, la sensibilità, la professionalità e la serietà; ma quelle vanno bene in tutti i mestieri e in tutti i rapporti interpersonali.

Insomma il panorama è ricco e ben condito sta solo a voi capire di cosa avete bisogno e scegliere chi è la persona  giusta per voi.